Alternative Story

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  1. Mia Toretto
     
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    ALTERNATIVE STORY


    RECENSITE QUI



    Spazio dell' autrice:
    La mia mente è sempre in moto, e ha "partorito" questa nuova storia che spero piaccia!
    La nostra storia parte dalla puntata 167, che però prende un' altra direzione. Marcella, anziche confessare tutta la verità a Betty, si è tenuta tutto per sè, provocando così l' allontanamento di Betty dall' Ecomoda la quale ha deciso di accettare la proposta di Michel e trasferirsi a Cartagnena. Nel frattempo, passano sei mesi e....


    CAPITOLO 1.

    All' Ecomoda, procede una normale giornata di lavoro. Tutte le segretarie sono, sorprendentemente, al lavoro quando arriva Freddy con la posta.
    "Salve donzelle... Ecco la sua corrispondenza Annamaria Fuentes."
    "Grazie Freddy..."
    Risponde la bionda, senza nemmeno alzare lo sguardo dal suo lavoro. Freddy intanto, si curva leggermente per spiare le buste della ragazza ed Annamaria se ne accorge.
    "Che diavolo vuoi?"
    "Mi domandavo solo chi ti scrivesse..."
    "Non sono affari tuoi, caprone di un Contreras!"
    Risponde la ragazza, balzando in piedi. Dopo di che Freddy si allontana ed Annamaria afferra la prima busta.
    "Sandra, Sandra! Presto, convoca un 911 nella sala riunioni!"
    "Come mai Annamaria?"
    "Presto, vi spiego di là!"
    Risponde la bionda, andando a chiamare Bertha e Sofia. Anche Sandra, dopo aver telefonato a Mariana ed Ines, abbandona la sua scrivania.
    "Ma certo banda delle racchie, andate pure a riunirvi nel vostro antro delle streghe!"
    "Chiudi il becco, bionda finta!"
    Risponde Sandra, dopodiche raggiunge le altre nel bagno.
    "Allora Annamaria, cosa succede?"
    "E' una lettera di Betty!"
    Tutte eccitate, le ragazze prendono posto sui divanetti incitando Annamaria ad aprire la busta per leggerne il contenuto ad alta voce.




    Care ragazze,
    Come state? Sono sicura che questa lettera mi farà piacere. Mi dispiace di non avervi scritto prima, ma il trasloco ed il nuovo lavoro mi hanno portato via molto tempo, ma ora eccomi qui!
    Mi mancate molto, e perciò sono molto contenta di annunciarvi che presto tornerò a Bogotà! Michel mi ha dato l' incarico di gestire la nuova apertura di un ristorante lì a Bogotà, e purtroppo, dovrò anche sbrigare una certa cosa che chiuderà per sempre il mio conto con il passato.
    Appena ricevete questa lettera, contattatemi al numero che ho allegato in un foglietto ( il mio nuovo numero di cellulare e quello di casa), così potremmo metterci d' accordo per vederci.
    A presto ragazze!
    Con effetto.
    Betty.

    P.S. - Vi pregheri vivamente di non dire nulla a nessuno del mio ritorno, e di nascondere accuratamente la lettera e i miei numeri di telefono, grazie.




    Tutte eccitate, le amiche di Betty, fanno i salti di gioia.
    "Ragazze, che bello! Dobbiamo contattare subito Betty!"
    "Sì ma da dove le chiamiamo? La bionda finta sentirà tutto se telefoniamo dalle nostre scrivanie..."
    Chiede Bertha.
    "Potremmo usare il telefono dell' aterlier, il Sign. Ugo non ci sarà per un paio d'ore."
    "Andiamo ragazze! AnnaMaria, mi raccomando di nascondere bene quella busta..."
    Incita Sandra.
    "Non dovremmo dirlo al Sign. Armando?"
    "Annamaria, sei forse impazzita?"
    Le risponde Sofia.
    "Infondo in questi mesi si è comportato così bene con noi, e ricordate che non si è più ripreso del tutto dalla partenza di Betty..."
    "Infondo è colpa sua se Betty è partita, però! Quindi chi è causa del suo male pianga sè stesso..."
    Incalza Sandra.
    "Se solo quello stupido avesse fatto di più per trattenerla!"
    "Figliole, è inutile discutere di questo! Il povero Sign. Armando ha fatto quanto era in suo potere, ma Betty non gli ha creduto! Ora non possiamo fare altro che fare ciò che ci ha chiesto, tenendo la cosa segreta e nascondendo la lettera. Dobbiamo leggere tra le righe, è chiaro che quando ha scritto di non dire niente a nessuno voleva dire che il Sign. Armando non deve saperlo! Ora andiamo a telefonare prima che rientri il Sign. Ugo!"
    "Certo... Sandra, tu resta di palo per assicurarti che la bionda finta non si avvicini ad origliare!"
    "Certo Bertha!"




    Nel frattempo, in sala riunioni, tutto il consiglio è riunito aspettando l' arrivo dell' Avvocato Juan Manuel Satamaria, che fà il suo ingresso poco dopo.
    "Buonasera Signori."
    "Salve Avvocato Santamaria, si accomodi."
    Risponde Roberto Mendoza. Dopo che l' Avvocato ha preso posto, Roberto inizia a discutere circa i motivi della riunione.
    "Avvocato, l' abbiamo chiamata per avvisarla che, anche se a causa della partenza prematura della Dottoressa Pinzon ci è voluto un pò più di tempo, l' Ecomoda ha ora raggiunto il traguardo zero di indebitamento nei confronti dall' azienda Terramoda."
    "Certo Dottor Mendoza, ho appreso la notizia dal fax che mi ha inviato l' altro giorno. E mi sono subito attivato, telefonando alla Dottoressa Beatrice Pinzon Solano che si trova a Bogotà per sciogliere l' azienda Terramoda, oggi stesso."
    Alla notizia, Armando ha un leggero sussulto e sente addosso a sè gli occhi di Mario e Marcella. Tuttavia, l' uomo cerca di controllarsi.
    "Bene Avvocato, molto bene così questa storia sarà chiusa per sempre."
    "La Dottoressa ha appuntamento presso la Camera di Commercio oggi stesso, e l' ho pregata di inviarmi tutto il materiale via fax appena avrà fatto. Quindi, vi contatterò non più tardi in serata per comunicarvi il tutto ma vi posso assicurare che stasera stessa l' azienda Ecomoda sarà di nuovo nelle vostre mani."
    "Bene, finalmente a tutto questo pandemonio sarà finalmente messa la parola fine. Mario, Armando, avete fatto passare più di anno d' inferno all' azienda."
    Interviene, sempre pungente, Daniele Valencia.
    "Daniele, per favore. Avvocato la ringraziamo, ci sentiamo in serata allora."
    "Certamente, buon proseguimento."
    Una volta che l' Avvocato l' ha abbandonato, il consiglio inzia a discutere sull' ultima questione all' ordine del giorno: la nomina del nuovo presidente. Prende la parola Roberto Mendoza.
    "Bene signori, come preannunciato io da questo momento mi dimetto dalla presidenza, per tanto possiamo procedere ad leggere il nuovo presidente."
    "Mi propongo."
    Interviene Daniele, che però viene subito contraddetto da Roberto.
    "No Daniele, per un semplice motivo. Nessuno di noi vuole liquidare l' azienda."
    "E a chi avevate pensato, ad Armando?"
    Dice Daniele, ridendo.
    "Proprio così Daniele."
    Valencia, assume poi un'aria seria.
    "Roberto, sei impazzito?"
    "E' l' unica persona adatta Daniele, e sono sicuro che saprà farcela stavolta, giusto Armando?"
    "Certo papà. So bene anche la vostra fiducia nei miei confronti è pari a zero, ma vi garantisco che non si ripeterà più nulla del genere."
    "Ci mancherebbe Armando. Tutto questo è ridicolo..."
    "Bene, procediamo alla votazione."
    Con voti favorevoli Roberto, Margherita, Mario, Marcella, MariaBeatrice e Gutierrez e contrari Ugo e Daniele, Armando riottiene la carica di Presidente. Ugo, si massaggia le tempie, sconcertato e poi interviene:
    "Vorrei chiarire una cosa. Se solo quella bestia pelosa osa avvicinarsi al mio laboratorio magico, darmi ordini, o peggio acquistare materiali da due soldi per creare i miei meravigliosi e divini modelli, io mi dimetto all' istante!"
    "Non preoccuparti, Ugo. Non capiterà più nulla di tutto questo."
    "Vi ringrazio per la vostra rinnovata fiducia, non vi deluderò stavolta..."
    Conclude Armando.
    "Che parole commoventi, Mendoza. Io me ne vado. Qua dentro, siete tutti pazzi."
    Quindi, Daniele Valencia lascia la stanza.
    "Gutierrez, per favore prepari subito le circolari in cui si comunica la nomina di Armando a nuovo presidente."
    "Of course, Doctor!"
    Uscendo dalla sala riunioni, si imbattono nella banda delle racchie che torna dall' altelier.
    "Oh mio Dio!! Cosa facevate di là, banda di... di befane?!"
    "Sign. Ugo, ma non eravamo nel laboratorio... Eravamo sedute allo showroom."
    Risponde Ines.
    "Lo spero, befane che non siete altro!"
    Armando, sempre nella sua posa seria e statuaria, nota che AannaMaria ha nascosto qualcosa dietro la schiena.
    "E da quando lo show room è il vostro posto di lavoro?"
    Ironizza Marcella.
    "Ci scusi Signora Marcella, torniamo subito al lavoro."
    Così le segretarie stanno per tornare al lavoro, ma vengono fermare da Armando.
    "Un attimo. AnnaMaria, cosa nasconde dietro la schiena?"
    Tutte le ragazze si guardano tra loro con aria circospetta e Armando, che non è uno stupido, intuisce che c'è puzza di segreto.
    "Nulla Sign. Armando..."
    "Mi ha forse preso per stupido, Annamaria?"
    "No Dottore... E' che si tratta solo di... di una lettera del mio fidanzato..."
    Risponde prontamente Annamaria, mostrando la busta per pochi istanti. Marcella risponde, ironicamente:
    "Se non è chiedere molto, potreste scrivere ai vostri fidanzati al di furoi dell' orario di lavoro?"
    "Certo Sign.ra Marcella, scusate..."
    "Scusate, già che siamo tutti qui riuniti vorrei annunciare che da questo istante la carica di presidente torna nelle mani di mio figlio Armando Mendoza."
    Tutti si congratulano con Armando, poi Roberto e Daniele vanno via, Marcella si riunuisce con Margherita e Patrizia.
    "Freddy?"
    "Mi dica, nuovo stimatissimo presidente."
    "Vorrei che quanto prima sgomberasse l' ufficio della presidenza così potrò riprenderne possesso."
    "Ma certo Dottore, mi appresto subito!"
    "Grazie Freddy."
    Rimasti soli, Freddy ed Annamaria iniziano a discutere.
    "Annamaria, quindi si tratta di una lettera del tuo... nuovo ammiratore?"
    Chiede Freddy, pronunciando le ultime due parole con voce stridula.
    "Ahh, Freddy non darmi fastidio. Piuttosto, occupati delle cose che ti ha chiesto in Sign. Armando!"
    Quando Freddy si allontana, la banda si riunisce nuovamente, stavolta attorno alla scrivania di Annamaria.
    "Quindi Annaria, ora Armando sarà il tuo nuovo capo."
    "Mamma mia, povera te Annamaria, che stress! Dovrai sopportarlo e sentirlo urlare ogni giorno..."
    Dice Mariana.
    "Bhe, c'è da dire che negli ultimi mesi è cambiato il Signor Armando! Non credo sarà insopportabile come una volta quando era presidente...."
    "Bhe certo, perchè ora non sta più con la Signora Marcella!"
    Inteviene Sofia, poi continua a parlare:
    "Ragazze, se hanno eletto il nuovo presidente e ricevuto la visita dell' Avvocato, si vede che la situazione si è stabilizzata e non hanno più bisogno della Terramoda. La stessa Betty ha scritto di essere tornata per chiudere certe questioni."
    "Quindi verrà qui all' Ecomoda??"
    Chiede Annamaria.
    "Ah no, no di sicuro! Altrimenti non ci avrebbe detto di tenere il suo ritorno segreto... E poi non metterebbe più piede qui per tutto l' oro del mondo..."
    "Hai ragione Sofia..."
    "Io penso che sappiano solo che sarà qui a Bogotà per chiudere la questione..."
    "Perciò non dobbiamo far sapere che si tratterà a Bogotà!"
    "Giusto Sandra. Ragazze, meglio tornare al lavoro prima che la Sign.ra Marcella ci veda ancora qui! Ci vediamo alla reception alle sette e andiamo al locale dove ci aspetta... chi sapete voi!"
    "Va bene Annamaria, a dopo!"


    Intanto, nell' ufficio di Marcella, lei Margherita e Patty iniziano a parlare.
    "Quindi ora Armando è di nuovo presidente??"
    "Sì Patrizia..."
    "Che incubo! Speravo fosse Daniele, o tu Marce!"
    "Daniele liquiderebbe tutto all' istante e tu resteresti senza lavoro, e io non ho intenzione di prendere questo incarico.... a parte che non ho le capacità adatte..."
    "Quello che conta ragazze, è che stasera l' azienda sarà di nuovo nostra!"
    "Perchè Margherita, che succede stasera?"
    "Abbiamo estinto tutti i debiti con la Terramoda, perciò Beatrice mentre parliamo si trova alla Camera di Commercio per chiuderla, definitivamente."
    "Cioè Marce mi vuoi dire che lo sgorbio in questo momento si trova a Bogotà?!"
    "Sì Patrizia, esatto...."
    "E dimmi Marce, credi che Armando e lo sgorbio si incontrino?"
    Marcella, guarda Patrizia, dubbiosa.
    "Non credo Patrizia, non penso che Beatrice possa accettare di vederlo..."
    "Ma Armando mi è sembrato piuttosto turbato quando Santamaria ha detto che Beatrice si trova in città, credi che non proverà a cercarla?"
    Chiede Margherita.
    "Questo non lo so Margherita... "
    "Cosa pensi di fare con Armando, Marce?"
    "Cosa posso fare? Per lui la storia con me è bella che chiusa, lo sapete che negli ultimi sei mesi abbiamo avuto solo rapporti di lavoro... Credo che non si sia mai ripreso completamente dalla partenza di Beatrice."



    FINE CAP.1

    Spazio dell' autrice.

    Spero che vi piaccia questa nuova storia ^^
    Se vi và di recensire, rispondo volentieri!
    Mia.
     
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    CAPITOLO2.
    "Sign. Presidente, se non ha più bisogno dei miei servigi io mi ritirerei."
    "Certo vada, Freddy..."
    Risponde Armando, piuttosto assente, distratto e pensieroso. Poi, solo nella penombra, si siede dietro a quella scrivania che non toccava da tempo e si rilassa. Si allenta il nodo della cravatta, quindi si lascia andare.
    [ E rieccoti qui Armando Mendoza, di nuovo alla presidenza... Ma sarò in grando di assolvere il mio ruolo senza deludere nessuno? E senza Lei al mio fianco...]
    Armando, si alza e si serve un bicchiere di whisky dalla sua riserva inesauribile... Quindi si avvina a quella porta, che divide il suo ufficio da quello che un tempo era della sua assistente. Un tempo, quando era presidente, lavorava accanto a Lei. Anche se è stato un totale disastro, ma almeno Lei c'era, era a pochi passi da lui. Armando, si chiede come sarà ora portare avanti l' azienda senza di Lei. L' uomo, appoggia la spalla allo stipite della porta e se ne resta lì in piedi a fissare la scrivania.
    [Betty è qui a Bogotà oggi... No Armando, no! L' ultima volta che l' hai vista le hai promesso che l' avresti lasciata in pace... Oramai tra poco avrà finito le pratiche necessarie allo scioglimento della Terramoda, e lascerà la città di nuovo... Non ti resta che resistere poche ore... E la tua vita riprenderà normalmente...]
    Così Armando si abbadona a vecchi ricordi... Immagina l' ultima volta che ha unito le sue labbra a quelle di Betty, cioè la sera del lancio, prima di quel fatidico consiglio di amministrazione... La mattina in cui è rientrato in azienda e l' ha trovata che dormiva china sulla tastiera del suo computer, quindi l' ha svegliata lanciandole addosso la sua pallina antistress... E a questo ricordo gli scappa un sorrio... Ancora, nella sua mente e nel suo cuore si fà strada il ricordo dell' ultima volta che l' ha tenuta tra le sue braccia, quella mattina dopo il consiglio, quando lei stava per abbandonare l' ufficio; A quel punto Armando si chiede come sarebbero andate le cose se solo avesse avuto più polso, se fosse stato più uomo e avesse lasciato Marcella nell' istante in cui ha capito di essere innamorato di Betty. Purtroppo non lo saprà mai... Poi ricorda la volta in cui l' ha guardata così teneramente, al primo lancio in cui la sua Betty era presidente e ha vinto sulla critica... E poi i momenti di angoscia quando c'era Michel, la sera all' Almirante mentre parlavano... e la sua faccia quando Betty ha capito che lui aveva letto il diario...
    [Sei uno stupito Armando Mendoza...]
    Dice a sè stesso, tirando sù col naso mentre osserva ancora l' ufficio di Betty. Armando, viene riportato alla realtà dall' entrata di Mario.
    "Salve Sign. Presidente..."
    "Dimmi Mario..."
    "Volevo colo congratularmi della tua rinnovata nomina!"
    Poi, Mario nota il bicchiere e che Armando stava osservando l'ex ufficio di Betty.
    "Non dirmi che ti stavi abbandonando al viale dei ricordi..."
    Armando non risponde. Si avvicina al mobiletto per versare un bicchiere a Mario e glielo passa. Poi, decide di rispondere.
    "Mario, non tirare troppo la corda. Come sono stato capace di picchiarti una volta, lo posso sempre rifare."
    "Ma non è garantito che ti perdonerei stavolta! Fortunatamente io non porto rancore Armando, amico mio!"
    Quindi, i due dirigenti si siedono e Mario prende la parola.
    "Cosa pensi di fare?"
    "A proposito di cosa?"
    "Della tua Betty! In questo istante si trova alla Camera di Commercio."
    "Niente Calderon, le ho promesso che l' avrei lasciata in pace."
    "Bravo tigre, meglio così. Questa storia ci ha causato un mare di guai, che ora finalmente si sono conclusi..."
    Armando, guarda per pochi istanti il suo amico. Prima pensa di rispondere, poi si trattiene e dice solo.
    "Hai ragione Calderon, questa storia ha solo causato un mare di guai."



    Nel frattempo, nell' ufficio di Marcella, la riunione tra lei, Patrizia e Margherita trova un seguito.
    "Marceeeee... ora lo sgorbio è fuori dai giochi! Tu devi riprovare a riprenderti Armando..."
    "Patrizia, Beatrice centra solo in parte... Armando non prova più nulla per me, e me lo ha dimostrato..."
    "Marcella tesoro, un passetto alla volta magari Armando potrà provare ancora qualcosa per te!"
    "Non lo so Margerita... "
    "Provaci Marce!"
    Quindi Marcella, osserva le due donne.



    Armando intanto, riceve una telefonata.
    "Pronto?"
    "Sono l' Avvocato Santamaria, con chi parlo?"
    "Armando Mendoza."
    "Buona sera Dottor Mendoza, credevo di trovare suo padre."
    "Mio padre è andato via dopo il consiglio. Ora la carica presidenziale è mia."
    "Bene Dottore, le mie congratulazioni. Come vi ho detto avrei chiamato, la Dottoressa Pinzon "- quindi Armando a questo punto si muove nervosamente sulla sedia -" mi ha appena faxato tutto il materiale inerente lo scioglimento di Terramoda."
    "E' tutto in ordine?"
    "Certamente Dottore, l' Ecomoda è di nuovo nelle mani della sua famiglia e dei Valencia."
    "Molto bene, grazie Dottore."
    "Le sto faxando il materiale in questo momento."
    Quindi Armando, avvertendo il fax squillare, si alza e preme il pulsante di stampa. Quindi congeda l' Avvocato e attende l' uscita di tutti i fogli.
    "Era l' Avvocato?"
    "Esatto. La Terramoda non esiste più"
    "Bene amico... è tutto finito, ora devi smetterla di tormentarti e tornare alla tua vita."
    [Certo, tu fai sempre tutto facile Calderon!]
    Gli dice Mario, posandoli una mano sulla spalla. Poi posa il bicchiere, ed esce dall' ufficio.
    "Io vado Tigre, tu cosa fai? Esci con me?"
    "No Mario, vai. Io mi tratterò qui ancora un pò poi andrò nel mio appartamento."
    "A domani tigre!"
    "Ciao Mario."
    Rimasto solo, Armando afferra i fogli inviateli dall' Avvocato, firmati e controfirmati da Betty. La prova che Betty ha passato la giornata a Bogotà.
    Armando, si passa tra le mani quei fogli accarezzando la firma di Betty come fossero cimeli storici di enorme importanza.


    Quando Mario saluta le segretarie e sta per prendere l' ascensore, si imbatte in Marcella, Patrizia e Margherita.
    "Ah, ha telefonato l' Avvocato Santamaria. E' tutto risolto, e ha inviato quel materiale ad Armando."
    "Questa è una splendida notizia!"
    Risponde Margherita, poi interviene Marcella:
    "Armando è ancora in ufficio?"
    "Sì Marcella..."
    Quindi Marcella lo raggiunge.
    "Avanti..."
    "Armando, sono io. Non stai uscendo?"
    "Ciao Marcella, no. Mi trattengo qui ancora un pò per visionare queste carte e preparare la riunione di domani."
    "Ah..." - risponde titubante Marcella. Poi, continua - "Speravo ti andasse di uscire a cena con me, mangiare un boccone."
    Armando, alza lo sguardo e la osserva piuttosto confuso. Poi si alza.
    "Marcella... Non credo sia il caso, e lo sai bene."
    La donna resta molto delusa dall' ennesimo rifiuto del suo ex fidanzato.
    "Ok Armando... Andrai nel tuo appartamento dopo?"
    "Sì Marcella."
    Le risponde Armando, un pò seccato dalla domanda retorica. Quando Marcella comprende che Armando non ha voglia di parlare, abbandona l' ufficio.
    "Bene, ti lascio lavorare allora. A domani."
    "A domani."
    Quindi Marcella ritorna all' ascensore.
    "Allora Marce, cosa ti ha detto??"
    "Di no, com'era logico..."
    E le tre donne lasciano l' azienda.



    Nella hall, tutte le segretarie sono riunite aspettando il loro taxi.
    "Non vedo l' ora di festeggire!!"
    "Festeggiare cosa, donzelle?"
    Chiede Freddy, sbucando dal nulla.
    "Di cosa ti impicci, caprone di un Contreras!"
    Intanto, l' ascensore tintinna e ne esce Armando che assiste alla scena. Al suo arrivo, le ragazze si guardano tra loro e assumono un aria preoccupata e agitata. Freddy domanda, mentre Armando ascolta:
    "Ha forse a che fare con quella lettera che hai ricevuto questo pomeriggio, Annamaria Fuentes?"
    Armando, nota che Annamaria si trova in difficoltà e tarda a rispondere e sembra si muova a piedi scalzi sui carboni ardenti, e gli lancia un' occhiata.
    "Non sono affari che ti riguardano, Freddy!"
    "Ragazze, è arrivato il nostro taxi! Tu Freddy, fatti gli affari tuoi!"
    Incalza Sandra.
    "Buona serata Dottor Armando..."
    Saluta Ines, seguita dalle altre. Mentre Annamaria saluta con un pò di indecisione. Armando, risponde con un sorriso di circostanza.
    "Freddy, che succede?"
    "Non ne ho idea, mio illustre Dottore! La mia Annamaria credo abbia un nuovo fidanzato! E oggi ha ricevuto quella lettera sospetta... E stasera sono uscite tutte a fare bagordi, senza dire nulla! Non le ho mai viste così strane!"
    "Ah sì, eh?"
    Dice Armando, osservandole salire sul taxi. Dopo di chè, si avvia verso la sua auto.

    FINE CAPITOLO2.
     
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